Il progetto Origin richiede che un'applicazione eXtraWay venga utilizzata per fungere da repository per i files propri delle lavorazioni tipografiche.
Esso richiede la realizzazione di alcune funzionalità che possono così essere riassunte:
Per realizzare quanto detto sono state pensate alcune funzionalità specifiche per realizzare le quali si è optato per la costituzione di una liberia dinamica d'archivio. A dire il vero una libreria dinamica d'archivio è associata ad uno ed un solo archivio mente la libreria origin è stata concepita per poter essere associata ad un numero indeterminato di archivi strutturati secondo le specifiche che verranno documentate in seguito.
La libreria svolge gran parte dei compiti suddetti o, quanto meno, svolge un ruolo chiave nella realizzazione di quelle operazioni, come la masterizzazione, che richiedono un intervento esterno
. In questi casi deve operare predisponendo il materiale da masterizzare e registrando l'avvenuta masterizzazoine oppure deve porre l'operatore in condizione di recuperare il giusto supporto per poter copiare nuovamente nelle locazioni originarie i files di lavorazione.
Andando per ordine, comunque, la fase di masterizzazione e recupero dai supporti è secondaria rispetto allo stocaggio dei files di lavorazione ed il loro riprostino nelle locazioni originarie. Tali operazioni, infatti, assumono un particolare significato quando il supporto magnetico destinato ad ospitare l'applicazione eXtraWay risente di raggiunti limiti di spazio.
In una prima realizzazione, quindi, la libreria dinamica disporrà solo dei comandi principali, masterizzazione esclusa.
Tutti i comandi vengono svolti da una funzione chiave della libreria dinamica denominata Origin_Manager
. Essa riceve parametri che indicano quale compito svolgere tra quelli disponibili, quale lavorazione o record ne viene coinvolto, e torna semplici indicazioni di successo o fallimento o, se previsto, un frammento XML che indica l'esito dell'operazione.
Vediamo, di seguito, i dettagli sui singoli comandi.
Come accennato in precedenza, una delle prime fasi consiste nel registrare in una base dati eXtraWay le commesse, o lavorazioni, che si vogliono salvare.
Ciò consiste, di fatto, nel crere un nuovo record nell'applicazione ed indicare in esso gli estremi necessari e sufficienti per identificarla univocamente.
Tali estremi sono rappresentati da un nome della lavorazione e/o un numero d'oridine.
Una volta inserito questo record è necessario completarlo introducendo in esso tutti gli allegati del caso. Essi possono essere identificati in 3 grandi gruppi:
I primi sono files sparsi, per così dire, che ogni operatore provvederà ad allegare ai record di commessa. Per quanto concerne gli altri esiste una procedura che assolve esattamente a questo compito. La procedura si evoca richiamando la fuzione Origin_Manager
della libreria dinamica impostando come parametro -cCompleteJob
ad indicare che si vuole completare la scheda inerente una data lavorazione con i riferimenti di tutti i files appartenenti appunto a tale lavorazione.
Gli ulteriori parametri previsti sono:
Avremo quindi la possibilità di richiedere il completamento di una lavorazione della quale sappiamo esattamente il numero fisico del record in archivio...
liborigin!Origin_Manager -cCompleteJob -d1234
...ovvero richiedere che venga completata la scheda di lavorazione di un record del quale conosciamo la denominazione...
liborigin!Origin_Manager -cCompleteJob "-jProva 3D"
...oppure richiedere che venga completata la scheda di una lavorazione della quale conosciamo parte del nome ed il numero d'ordine...
liborigin!Origin_Manager -cCompleteJob -jProva -n000003
La determinazione dei files che appartengono alla lavorazione così identificata si basa sulla configurazione della libreria dinamica rispetto all'archivio in esame (Vds. Configurazione per archivio della libreria dinamica).
Il completamento del record di lavorazione consiste nell'inserimento al suo interno, nei punti opportuni, di una serie di elementi xw:file atti ad identificare i vari allegati del documento. Essi sono i files identificati dalla libreria dinamica ma ancora non copiati. Attributi di quest'elemento saranno origin.realname ad indicare il nome effettivo del file, quindi la sua dislocazione originaria, e origin.loadstate ad indicare in che stato di caricamento si trova il file. Quest'ultimo elemento avrà un valore iniziale pari a toload
ad indicare che il file è stato sì identificato ma non ancora associato come allegato vero e proprio al documento. L'attributo name, infatti, risulterà non valorizzato.
Perché i files identificati vengano realmente copiati nell'archivio si deve far uso di un ulteriore comando per la copia dei files (Vds. Copia dei files identificati come allegati del record di commessa)
Dopo aver completato il documento di commessa come indicato nel paragrafo precedente, si deve provvedere a richiedere la copia di tutti i files ancora mancanti tra gli allegati dell'archivio e che essi vengano correttametne associati al documento di commessa. Per farlo esiste il comando Origin_ExecuteCopyLoad
descritto in questo paragrafo. Il comando prevede un solo parametro, -d<Numero Documento>, ad indicare di quale record dell'archivio si intende compiere la copia dei files.
La funzione va quindi evocata come nel seguente esempio:
liborigin!Origin_Manager -cExecuteCopyLoad -d1234
La libreria dinamica carica quindi il documento e provvede a stabilire quanti allegati in esso abbiamo l'attributo origin.loadstate con valore toload
Per ognuno di essi copie, se possibile, la copia, assegna un nuovo ID di allegato univoco nell'archivio, cambia lo stato da toload
a loaded
e salva il record.
Quando nessun allegato ha stato toload
il record è potenzialmente masterizzabile.
Come operazione inversa a quella descritta al paragrafo Copia dei files identificati come allegati del record di commessa va preso in esame il comando che può essere richiesto all'applicazione per ripristinare nella loro locazione originaria i files presenti nei vari record di lavorazione. Parimenti al comando inverso descritto precedentemente, anche questo comando prevede un solo parametro: -d<Numero Documento>, per mezzo del quale indicare da quale record di lavorazione ripristinare tutti gli allegati.
La funzionalità, evocata col comando...
liborigin!Origin_Manager -cExecuteCopyReset -d1234
...recupera la scheda identificata e, per tutti gli allegati aventi l'attributo origin.loadstate pari a loaded, compie la copia dalla locazione degli allegati d'archivio alla locazione originaria indicata nell'attributo origin.realname.
Come precedentemente esposto la libreria dinamica si presta per essere applicata a più distinti archivi i quali, comunque, devono avere in comune il formato del record.
Per ogni archivi, quindi, deve esistere un file denominato origin_cfg.conf.xml destinato a contenere la configurazione che consente di identificare la directory ove cercare i files di lavorazione ed i file raster e la versione dei files di lavorazione stessa per poterne interpretare correttametne i contenuti.
Vediamo un esempio:
<?xml version="1.0" encoding="iso-8859-1"?> <!DOCTYPE xwconf SYSTEM "http://www.3di.it/extraway/xwconf_20031128.dtd"> <xwconf> <section name="origin"> <profile type="job_path" value="\xw\src\origin\minatore\test\job"/> <profile type="raster_path" value="\xw\src\origin\minatore\test\printdrive"/> <profile type="version" value="3"/> </section> </xwconf>
L'esempio precedente ci mostra che la directory nella quale la libreria dinamica cercherà i files di lavorazione (job tickets ovvero quick job tickets ) è denominata e che quella che, per contro, contiene i files raster è denominata
. In ultimo, ci viene detto che i files di lavorazione sono di versione
3
.
Indipendentemente dalla posizione in cui viene utlizzata la libreria dinamica, che può essere associata sia al singolo archivio che all'intera piattaforma eXtraWay, il file di configurazione deve seguire l'archivio e quindi essere posizionato su disco nella stessa directory che contiene i files nomarchivio.stat.xml e nomearchivio.conf.xml
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